il 15 novembre, vergine, martire e cuspide, da sempre è il giorno che noi tutti, uniti in un sol popolo pseudo infreddolito, dedichiamo alla sacra accensione, quella dei termosifoni. Amen.
Ma quest’anno nella palazzina D, scala unica, vista mare, qualcosa è andato storto. Colpa di Peppe, assicurano, l’amministratore unico, quello che fa gli impicci, spaccia nafta e rivende gasolina. Non paga i buffi coi russi, e i serbatoi restano vuoti. E rotti.
Risultato: alle ore 19,37 del 15 novembre, leggerissimo tepore, sufficiente a scaldare un malleolo, se va bene.
Case fredde, i bimbi piangono, le nonne soffrono, mamme e papà si attrezzano.
I nonni, cappelli e guanti di lana, continuano a pisciare
Varie tecniche di autocombustione si vendono un tanto al chilo tra i pianerottoli.
Le coperte e i plaid sono già sul mercato nero.
Le sopracciglia setolose di nonna pare brucino bene, e poi vino e pasta come se non ci fosse un domani. E canzoni a squarciagola, per confortare l’anima.
Pina alita sui piccoletti con polmoni da bue e pazienza d’asino.
Gianni al solito propone una notte da posizioni sconce e un po’ promiscue, giusto per vedere se è vero che strofinarsi scalda
L’abusivo del quinto piano chiede il semplice rispetto dei diritti del condomino e promette atroci vendette
Mara del sesto alle 2 di notte, in piena ipotermia, se ne esce con la voce incontrollata: la portiera, morta nel 1982, c’aveva la guardiola abbottata di stufe. Leggenda oppure no, scatta l’assalto.
(dalle memorie offuscate e un po’ ghiacciate della palazzina D, scala unica, vista mare, per i posteri)
Simone
- per la foto, http://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/accoglienza-notturna-cani-1.1583729