Dagli appunti, appassionati e postumi, e soprattutto apparsi di recente, di Mario Laprostata, virtuoso del nulla.
Da oggi iniziamo la pubblicazione, frammentata e incerta, delle sue considerazioni.
Per prima compare pagina 6:
Me ne fotto. Me ne fotto che non ci ho un tramonto da condividere, una sfogliatella da sgranocchiare, un’alluvione da commentare, un’alleanza da tradire. Una nuda proprietà da contestare ai parenti. Io ci ho la barchetta di legno, la catapecchia sul mare, l’odore delle cose consumate bene. E del resto me ne fotto, fottissimo.
In fede,
Mario Laprostata