ieri sera in molti erano allo stadio, ma all’Olimpico di Roma, per Vasco.
Io, e qualche altro migliaio, eravamo al “Liberati”, Terni, per te
per l’occasione ho rispolverato pure la livrea rossoverde regalata da un cugino di Amelia. In tribuna, mi sono accomodato accanto a un tipo col Sole24Ore, per darmi un tono. Nella sacca mandarino che mi sono portato in treno da Roma, a parte mutande e fantasmini di ricambio c’erano un botto di foto e statistiche, che naturalmente qui non starò a ricordare
perché tu, Riccardone Zampagna, sei stato immenso e basta. Anche perché ti sei ritirato a stagione in corso. Anche perché, da romanista, mi devi due dei tuoi ventotto gol in serie A – alla fine qualche numero ce lo sto a mette’ – .
Bella Riccardone, calciatore popolare e di sinistra, proverò a insegnare al mio pischello a far gol alla te.
tuo, Simone
(fonte foto corrieredellosport.it)
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Zampagna e il post.
AEL