Bersani e IRrenzi

Il criterio geopolitico non orienta la scelta: l’emilico e il tusco, popoli adorabili.

IRrenzi è il ‘versatile e scaltro’ che non ha navigato tanto a lungo; probabilmente simpatico; ambizioso, coraggiosamente paraculo, in fondo pulito. ‘Innovatore’ nel Paese dove la roba più facile, impegnativa e scivolosa è parlare di innovazione. Sicuramente ci andrei al pub a vedere il Chelsea

Di contro Don Gigio è il càrisma del buon pastore, preparato e senza mai un passo di troppo via ‘dalla provincia denuclearizzata, a 6/8 (non ricordo) chilometri di curve dalla vita’. Buono e capace, sornione e diabolico. E’ l’emblema benniano del ‘tennico da bar sport’: se hai bisogno, sine qua non/siamo qua noi

Forse davvero capace di sorprenderti, Bersani. Sicuramente demagogo quanto basta e piace (la storia dello sciopero dei chierichetti nun se po’ senti’).

Un po’ dimesso il Gigio, se va a confronto co’ IRrenzi, che invece è un distillato di comunicazione politica imbottigliato da sapidi massmediologi

Comunque, ha ragione l’amico Marco, Bersani e IRrenzi non parlano dei Temi, ambiente/istruzione/tecnologie, ma si incartano su Casini e diritti da noi di fatto non ancora scontati.

Tant’è. Va ringraziato il pd tutto per queste primarie, per questa esperienza.

Con tutti i distinguo che vuoi, ma anch’io ringrazio per aver avuto la sensazione, per un po’, di vivere in un posto più normale

3 pensieri su “Bersani e IRrenzi

  1. Simo,
    mi sono affacciata al dibattito come si vede Barça – Manchester United. Incuriositi e certi del bel gioco. Senza tifare per una squadra in particolare, mi sono divertita, perché il risultato è stato all’altezza delle aspettative.
    Ognuno scelga chi vuole. Le preferenze sono soggettive.
    L’unico dato oggettivo, che non può essere scalfito da nessun parere di parte, perché è pura verità è che tra il duello Bersani vs Renzi e lo studio di Porta a Porta con la raffigurazione umana delle arpie Santanché-Meloni-Gelmini ci sono due mondi qualitativi distanti migliaia di chilometri.
    Da un lato la serietà e l’onestà, dall’altro inciuci, ignoranza, arroganza, incompetenza e plastica.
    Una fotografia senza appello. E senza photoshop.

    Bacio,
    AEL

  2. ciao, sono la fata puntualizzina. i chilometri sono sei (ci sta meglio anche metricamente).
    ora mi do una botta in testa e torno normale.
    ps vero che avrei voluto anch’io un dibattito su temi più interessanti di casini. ma va già bene così.
    grazie, editò.
    stesa

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